Sono Elisabetta Grigolo insegnante della scuola “A Cesari” e ho iniziato ad utilizzare questo metodo in una classe primaria. La caratteristica che mi ha colpita ed entusiasmata di più è l’aspetto fonetico iniziale che ritenevo, da sempre, molto importante ma non sapevo come metterlo in risalto in modo esaustivo durante le lezioni. Il metodo SIGLO mette in risalto l'aspetto fonetico in maniera esaustiva e approfondita in quanto anche la scrittura avviene in maniera tardiva. Questo metodo secondo me ha dei vantaggi ; è qualcosa di nuovo che fino ad ora non si era mai visto è un metodo che rispetta le esigenze del bambino e per ultimo ma non meno di meno importante è la ricerca dei suoni un fattore molto importante che stimola i bambini.

Sono Serena Vallisella insegnante della scuola primaria “Milani” e ho iniziato ad usare il metodo SIGLO in una classe primaria nella quale si erano iscritti molti bambini che non avevano come lingua madre la lingua italiana. La cosa migliore che mi ha portato questo metodo è il saper aspettare soprattutto gli stimoli dei bambini adattandosi ai loro tempi cosi da riuscire ad avere risultati più immediati. La caratteristica che mi ha colpita di più è che questo metodo parte dal fonologico dal suono delle parole ed è sempre supportato dalle immagini. I vantaggi nell’utilizzo di questo metodo sono tanti come ad esempio: il consolidamento della parte fonologica, la riflessione su questa e interiorizzazione della parola. Consiglierei questo metodo perché è fortemente inclusivo cattura l’attenzione dei bambini senza che questi abbiano l’ansia di imparare, soprattutto quando ci si trova davanti ad una classe di bambini che non è propensa a scrivere,quindi il fatto di non iniziare subito a scrivere ma cercare di fare divertire i bambini prima con la lingua li ha posti davanti alle sfide della letto scrittura in maniera positiva.

Sono Loretta Sega insegnante della scuola primaria “Milani” ho scelto di utilizzare questo metodo nella mia classe primaria. Questo metodo mi ha aiutato a non creare dislivelli all’interno della classe data la presenza di molti bambini stranieri. Ho riscontrato la partecipazione di tutti anche di un bambino “difficile”che non riusciva a stare seduto. L’approccio al problema iniziale ha confermato la mi aspettativa iniziale. La caratteristica specifica che mi ha colpito di più è che è un metodo inclusivo dove bambini diversi possono stare all’interno de cerchio nello stesso livello, inoltre è un metodo che aiuta anche le insegnanti a vedere e riconoscere queste differenze e vederle non come una cosa negativa ma positiva che costringe il docente a lavorare sul processo non sulla performance. Ho riscontrato tre vantaggi nell’utilizzo di questo metodo, in primo luogo lo spiazzamento dell’insegnante da vedere come una cosa positiva non negativa, la creazione di un patrimonio lessicale comune forte e come ultimo l’importanza di lavorare sulla condivisione.